La navigatrice di Borso del Grappa, ultima l’anno scorso per vicissitudini varie, si ripresenta al via con indomita passione e un’altra Peugeot 106.
“Last but not least” per dirla all’inglese, che fa più glamour. La maglia nera non si aggiudica né s’indossa ai rally come capitava una volta all’ultimo classificato del Giro d’Italia, “simbolo molto ambito dai ciclisti che non avevano altre occasioni per mettersi in mostra e per conquistare il cospicuo premio in denaro che garantiva al traguardo finale” (fonte Wikipedia). L’anno scorso, “l’onore” dell’ultima posizione al Rally della Marca è toccato in sorte all’equipaggio composto da Paride Bolzan e Fabiana Da Rui su Peugeot 106 di Classe A5, vetture turismo sino a 1400 cc. Il pilota di Borso del Grappa quest’anno non si ripresenta al via, ma lo fa la sua navigatrice e compaesana Fabiana Da Rui, stavolta sul sedile di destra di un’altra Peugeot 106 guidata da Matteo Selvestrel, figlio di Achille in arte “Brik” che il suo primo Marca lo fece nel 1989 su Fiat Ritmo 130 Tc. “Meglio ultimi che non arrivare” esclama Fabiana in tono scherzoso, ricordando “un rally un po’ duro e nel quale non siamo partiti con le menti libere, avevamo dei problemi extra gara che hanno condizionato il nostro approccio”. Lo scorso luglio un avvio molto impegnativo, subito con il “Monte Cesen” a fare selezione: 15’27’’5 per completare i 17,660 km del tracciato cronometrato e un forte ritardo generale e sugli avversari di Classe. “Abbiamo cercato di recuperare, ma a metà gara, visto che ormai le nostre speranze erano finite, ci siamo divertiti e basta, pensando a cogliere solo gli aspetti positivi della situazione”. Ben detto! E adesso con “Brik Junior” un altro sogno da inseguire.
Fonte: Ufficio Stampa – Carlo Ragogna
Nelle foto Carrer: Bolzan-Da Rui, Peugeot 106, Rally della Marca 2021