INCERTEZZA PER TUTTA LA GARA PER LA VITTORIA CHE E’ STATA COLTA NELL’ULTIMA PROVA SPECIALE. IL PLURICAMPIONE ITALIANO E CAMPIONE IN CARICA TERRA PAOLO ANDREUCCI CON RUDY BRIANI RIESCE A RECUPERARE UN DISTACCO CHE SEMBRAVA INCOLMABILE NEI CONFRONTI DEI VENETI COSTENARO-BARDINI CHE SI DEVONO ACCONTENTARE DELLA PIAZZA D’ONORE. TERZO POSTO PER CIUFFI-CIGNI. PODIO TUTTO SKODA.
Una gara costellata di incertezze fino all’ultimo metro di prova speciale quella che si è svolta al Rally della Val d’Orcia e che ha premiato la tenacia del pluricampione italiano della specialità e campione in carica Paolo Andreucci. Il pilota garfagnino, ben coadiuvato da Rudy Briani, aveva, alla partenza dell’ultima Prova Speciale, oltre dieci secondi di svantaggio nei confronti dei leader, i veneti Giacomo Costenaro e Justin Bardin. Uno scarto notevole da recuperare nei 9770 metri dell’ultimo appuntamento cronometrato, ma Andreucci ha ugualmente attaccato riuscendo a recuperare lo scarto e sopravanzare l’avversario salendo così sul gradino più alto del podio.
Così Costenaro e Bardini autori di una ottima gara con quattro vittorie di Prove Speciali delle sette in programma si sono dovuto accontentare della piazza d’onore rimandando così la vittoria che manca dal 2021 sempre nelle strade senesi.
Bagarre con distacchi minimi anche per cogliere il terzo gradino del podio tra il fiorentino Ciuffi ed il lucchese Panzani sempre molto vicini ed alla fine arrivati nell’ordine; il primo affiancato dal debuttante Cigni ed il secondo dal fido Pinelli. Qui da rilevare che Panzani è stato uno dei pochi che aveva a disposizione una Skoda Fabia non Evoluta che rafforza maggiormente il suo risultato.
Recupero e rientro nei primi cinque per il sammarinese Vagnini che con la Musiar, dopo un inizio a rilento, ha impiegato buoni tempi fino addirittura cogliere il secondo tempo assoluto nell’ultima prova. Una foratura invece ha condizionato la gara all’equipaggio Dati-Ciucci nella prima parte di gara per poi recuperare cogliere la sesta posizione finale davanti al veterano Hoelbling navigato da Taddei. Buon inizio per il sardo Tali che con Frau ha colto l’ottava posizione perdendo tempo prezioso nelle battute finali caratterizzate dalla nebbia con cui non aveva mai avuto confidenza. Soddisfatto l’equipaggio sloveno Novak-Ocvirk anch’esso senza esperienza nella nebbia che ha preceduto Oldrati-De Guio non in piena forma. Da rilevare il bel recupero nel finale dell’atteso Angelo Pucci Grossi con alle note Cardinali. Il giovane pilota riminese sta iniziando a prendere le misure con la Skoda Fabia e con il fondo sterrato, questo risultato gli ha permesso di aggiudicarsi la particolare classifica Under 25 Acisport intitolata al padre ossia il Trofeo Pucci Grossi che ha trasmesso tanta emozione nel ricordare uno dei piloti più eclettici su fondo sterrato del panorama rallystico italiano.
Se la gara organizzata dalla Radicofani Motorsport ha delineato le prospettive di un Campionato Italiano Rally Terra assoluto incandescente, altrettanto può dirsi per le principali Coppe Acisport CIRT in palio a partire da quella riservata alla 4WD di nuova Istituzione e che riguarda in pratica tutte le quattro ruote motrici ad eccezione delle appartenenti alla classe regina R5. Qui la vittoria è andata al pilota di Ceccano “Mattonen” che con a suo fianco Taglienti ed a bordo della usuale Mitsubishi Lancer Evo X ha avuto la meglio su Rigo-Darderi con la nuova Citroen Ds N5 (che si è aggiudicato anche il neo nato Trofeo N5 Terra 2023 ) e su Travaglia junior-Lamanda invece su Ford Fiesta N5 quest’ultimo protagonista sia del 4WD che del Trofeo e che ha vanificato il risultato per una foratura che lo ha costretto a cambiare in prova speciale.
Tra le due ruote motrici continua la crescita sportiva del giovane Matteo Fontana che, con alle note Arnaboldi, si è aggiudicato la speciale classifica lottando con due avversari ostici come il poliedrico Cogni reduce da una favolosa gara al Ciocco (CIRAS) la scorsa settimana e giunto alle sue spalle ed il veterano Martinis poi costretto al ritiro per noie meccaniche. Costante e veloce “Barone J” che sta capitalizzando l’esperienza maturata la scorsa stagione che gli ha permesso di cogliere la terza piazza. Tra i protagonisti delle altre classi da evidenziare la ottima prestazione del duo Nannetti-Tasi che sta prendendo sempre più confidenza con la Renault Clio RS Line rally 5 e con il fondo sterrato con cui si è aggiudicato la propria classe. Zorzi-Croda hanno fatto loro la classe R2B con la Peugeot 208 aspirata (R2), Mangiarotti-Pisati su Renault Clio RS si sono aggiudicati la classe N3, Grifoni-Materozzi su Citroen Saxo Vts la classe A6, Santoro-Maini (Mitsubishi Lancer) la R4 e Vitelli-Giuntoli su Peugeot 106 Rally la RS 1.6.
Alla fine 49 sono stati gli equipaggi classificati per questa gara d’apertura del Campionato Italiano Rally Terra dei 59 che hanno superato le verifiche pregara.
Soddisfazione da parte della Radicofani Motorsport che con queste parole dette dal Presidente del sodalizio senese Stefano Pascucci ha sintetizzato il week end di gara: ”Siamo molto contenti di come si sia evoluta la gara, tutti hanno contribuito affinchè tutto si svolgesse in assoluta sicurezza e regolarità. Quindi ringraziamo tutti coloro che ci hanno dato fiducia in tutti questi anni come le Amministrazioni Comunali a cui quest’anno si è aggiunta anche la Regione Toscana confermando la valenza non solo sportiva, ma di promozione del territorio e di volano all’economia. Vogliamo ringraziare inoltre tutti i volontari e il personale di servizio che ha lavorato per il buon esito della manifestazione, gli ufficiali di gara , la direzione gara, le forze dell’ordine e tutti i componenti della Radicofani Motorsport che hanno dato il 110% per l’organizzazione.”
Appuntamento quindi al 2024 per la gara che ha avuto consensi dagli addetti ai lavori e dai conduttori entusiasti dei tratti di strade bianche utilizzate ricche di storia sportiva che incrementa il proprio successo anno dopo anno.
Fonte: Massimo Salvucci | Ufficio Stampa Radicofani Motorsport
Foto: ACI Sport
Classifica assoluta: 1. Andreucci-Briani (Skoda Fabia R5) in 47’30.9; 2. Costenaro-Bardini (Skoda Fabia R5) a 3.2; 3. Ciuffi-Cigni (Skoda Fabia R5) a 43.1; 4. Panzani-Pinelli (Skoda Fabia R5) a 49.6; 5. Vagnini-Musiari (Skoda Fabia R5) a 59.8; 6. Dati-Ciucci (Skoda Fabia R5) a 1’12.1; 7. Hoebling-Gaspari (Skoda Fabia R5) a 1’36.5; 8. Tali-Frau (Skoda Fabia R5) a 1’46.4; 9. Novak-Ocvirk (Skoda Fabia R5) a 1’53.5; 10. Oldrati-De Guio (Skoda Fabia R5) a 1’54.7; 11. Grossi-Cardinali (Skoda Fabia R5) a 2’11.5; 12. Codato-Dinale (Skoda Fabia R5) a 2’14.8; 13. Tonso-Fappani (Skoda Fabia R5) a 2’40.0; 14. Gianesini-Bergonzi (Skoda Fabia R5) a 3’01.4; 15. Squarcialupi-Squarcialupi (Hyundai I20 R5) a 3’24.6.
Andreucci-Briani su Skoda Fabia R5 Evo2 si aggiudicano il 14° Rally della Val d’Orcia con un finale incandescente
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