La seconda edizione di Cavallino Classic Modena si è conclusa con la nomina delle due Best of Show: la Ferrari 250 GT Berlinetta Passo Corto del 1960 per le GT e la Ferrari 250 Interim del 1959 per le vetture da competizione.
Cavallino Classic Modena ha appena concluso la sua seconda edizione, ricca di splendide Ferrari e ottimo cibo, ospitati in una location meravigliosa.
È stata infatti Casa Maria Luigia, dello chef Massimo Bottura, a fare da scenario a Cavallino Modena, che quest’anno ha presentato ai suoi ospiti 31 Ferrari d’epoca, di cui 24 in concorso, in un arco temporale compreso tra la Ferrari 166 MM del 1950 e la Ferrari 599 GTO del 2010.
In questi 60 anni la tecnologia e il mondo sono cambiati radicalmente, così come la forma e la tecnica delle Ferrari.
Vederle tutte assieme, però, ha permesso di capire come l’evoluzione del gusto e delle necessità tecniche non abbiano inficiato i canoni di bellezza.
Luigi Orlandini, Chairman e CEO di Cavallino, ha dichiarato: “Tornare qui, a distanza di un anno, mi riempie di particolare gioia. Non posso dimenticare, infatti, che la prima edizione di Cavallino Modena era nata per festeggiare la città natale di Enzo Ferrari e il ritorno a una parvenza di normalità nel dopo pandemia, con l’idea che rimanesse un’edizione unica. È stato invece il grandissimo successo di Cavallino Modena 2021 che mi ha “obbligato”, per le richieste ricevute da parte dei partecipanti, a organizzare la seconda edizione e a promettere che quest’evento diventerà un appuntamento fisso nel calendario degli appassionati. Essere ospiti di uno degli chef più bravi del mondo unisce inoltre il beneficio di poter sfruttare appieno la tradizione modenese, fatta di “slow food” e macchine veloci. Un grazie anche alla padrona di casa, Lara Bottura, per averci permesso di calpestare l’erba del suo giardino per poter meglio esporre le nostre macchine.
Il fatto che i giudici, capitananti dal giudice capo Emiliano Torkar, abbiano dovuto lavorare duramente per poter selezionare le vetture vincitrici, dimostra come il livello medio delle Ferrari presenti sia stato particolarmente alto. Il mio grazie speciale va ai nostri “compagni di viaggio”, di RM-Sotheby’s, a Cantine Ferrari Trento per avere aggiunto le bollicine e a Blackfin che ha donato ai partecipanti un suo occhiale da sole creato appositamente per celebrare questo evento”.
Il bagno di folla è arrivato durante la parata della domenica pomeriggio, quando le auto, scortate dai motociclisti della Polizia Locale di Modena, sono uscite in convoglio verso il centro città, attraversando i luoghi iconici che avevano visto un giovane Enzo Ferrari scoprire la sua passione per l’auto e, in seguito, muovere i primi passi come Direttore della Scuderia da lui fondata e come costruttore automobilistico.
Come da tradizione di Cavallino Classic, sono stati assegnati due differenti Best of Show, uno per le vetture stradali ed uno per le vetture da competizione.
Scuderia Ferrari Cup (Best of Show Competition Ferrari). Per la sezione dedicata alle vetture da competizione, il massimo riconoscimento è andato alla Ferrari 250 Interim del 1959 numero di telaio 1461 GT, una delle sole sette prodotte, che ha concluso quarta assoluta e seconda di classe la 24 Ore di Le Mans del 1959. Dopo anni in una diversa combinazione cromatica, è appena uscita da un restauro completo che l’ha, tra le altre cose, riportata alla configurazione esatta con cui aveva corso la maratona francese. Cavallino Classic Modena è stato il suo debutto ufficiale in questa configurazione storica.
Gran Turismo Ferrari Cup (Best of Show GT Ferrari). Per la sezione dedicata alle vetture da turismo, il massimo riconoscimento è andato alla Ferrari 250 GT Berlinetta Passo Corto del 1960, numero di telaio 1953 GT, venduta originariamente in Italia al Dottor Cesare Marchi di Firenze. Ha la carrozzeria completamente in alluminio, come le versioni da competizione ma, in realtà, il Dottor Marchi, all’epoca ottimo cliente Ferrari, non l’ha mai portata a correre e anzi, l’aveva richiesta equipaggiata con i paraurti e il motore “meno performante” specifico delle vetture stradali.
Queste le vetture che hanno ricevuto l’ambitissimo “Platinum Award”, dopo essere state valutate con le precise regole stabilite dall’International Advisory Council for the Preservation of the Ferrari Automobile (IAC/PFA):
1953 Ferrari 250 MM s/n 0312
1957 Ferrari 250 Boano s/n 0645 GT
1959 Ferrari 250 Interim s/n 1461 GT
1960 Ferrari 250 GT Berlinetta Passo Corto s/n 1953 GT
1960 Ferrari 250 GT 2+2 s/n 2353
1964 Ferrari 250 GTL s/n 5475
1965 Ferrari 275 GTB s/n 07373
1966 Ferrari 275 GTB s/n 08863
1966 Ferrari 500 Superfast s/n 8459 SF
1969 Ferrari 365 GTB4 s/n 12641
1971 Ferrari 365 GTB4 s/n 13577
1993 Ferrari 348 GTC LM s/n 97553
2000 Ferrari 550 Maranello s/n 121846
2001 Ferrari 550 Maranello WSR s/n 122194
2004 Ferrari 575M HGTC s/n 139317
2007 Ferrari F430 GT s/n 2442
2008 Ferrari F430 GT3 s/n 159322-SC 21
2010 Ferrari 599 GTO s/n 175382
Questi i premi speciali assegnati:
People’s choice: 1999 Ferrari F360 Challenge s/n 127264
The Ferrari Competition Award: 1953 Ferrari 250 MM s/n 0312
The Ferrari Challenge Award: 1993 Ferrari 348 GTC LM s/n 97553
The Ferrari Elegance Award: 1966 Ferrari 500 Superfast s/n 8459
The Ferrari 250 Award: 1964 Ferrari 250 GTL s/n 5475
The Ferrari Restoration Award: 1969 Ferrari 365 GTB4 s/n 12641
The Ferrari Judges’ Award: 1965 Ferrari 275 GTB s/n 07373
The Twelve Cylinder Ferrari Award: 1966 Ferrari 275 GTB s/n 08863
RM-Sotheby’s Spirit of Cavallino Classic Award: 1964 Ferrari 250 GTL s/n 5475
Massimo Bottura Award: 1950 Ferrari 166 MM s/n 0040 MM
The Chairman Award: 1962 Ferrari 250 California s/n 3185 GT
Come da tradizione di Canossa Events, anche per il Cavallino Classic Modena è stata prevista una attività benefica. Quest’anno Cavallino Classic ha deciso di sostenere le famiglie di profughi ucraini che sono ospitate nella Regione Emilia-Romagna, con particolare attenzione alle attività di supporto psicologico dedicate ai bambini. A questa donazione si sono aggiunti anche i proventi realizzati dalla vendita all’asta, effettuata nel corso della premiazione, di alcuni oggetti speciali, come una rarissima copia del Numero 1 di cavallino Magazine dell’ottobre del 1978 e il poster di Cavallino Classic Modena 2022, contenente tutti i disegni realizzati da Enzo Naso di ognuna delle vetture presenti, controfirmati dai proprietari e da Massimo Bottura.
In aggiunta alle vetture partecipanti in concorso, sono state presentate, solo per esposizione, alcuni modelli rappresentativi della produzione Ferrari e, alcuni prototipi.
Grande successo, della FIAT Nuova Campagnola, che per due decenni, tra gli anni 80 e 90, ha servito come mezzo antincendio della pista Ferrari di Fiorano, simpatica ospite speciale.
Emozione ha suscitato il tributo offerto il martedì dalle vetture che hanno effettuato un passaggio davanti all’ingresso della storica fabbrica Ferrari a Maranello. Nella stessa occasione, hanno attraversato anche il centro storico, prima di percorrere le strade dell’Appennino Emiliano, in passato utilizzate dai collaudatori della casa per testare sia le vetture di produzione, sia quelle da corsa.
L’arrivo è stato a Casa Canossa, sede di Canossa Events.
Fonte: ufficio stampa Canossa Events
Foto: Courtesy of Canossa Events
Eventi. Cavallino Classic Modena 2022
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