Rally. La Coppa Liburna torna sulle “sue” strade

Un mito della storia dell’automobilismo italiano rinasce, dedicato esclusivamente alla regolarità a media.
Grazie all’organizzazione di Scuderia Falesia con ACI Livorno la gara torna sulle strade che ne contribuirono a far nascere il mito.
Viene creata la “Combinata” Historic Slam, congiuntamente con la “Coppa Attilio Bettega”.
Le iscrizioni, aperte dal 25 febbraio, chiuderanno il 26 aprile.

Il 13 maggio prossimo, a metà pomeriggio, dall’esclusivo contesto del borgo toscano di Bolgheri, partiranno i concorrenti della “Coppa Liburna – Historic Regularity Rally” (HRR) per ripercorrere, dopo 56 anni dalla prima edizione, ma con altrettanta adrenalina, nell’arco di due tappe, le stesse prove speciali di un tempo chiuse al traffico.
Ecco l’essenza di un grande ritorno, quello di un nome che richiama a momenti di grande sport, di grande storia sportiva, quest’anno rievocato come una competizione di “regolarità a media”, destinata a diventare un riferimento in ambito non solo nazionale. Già in questo primo anno sarà aperta alla partecipazione estera (ENPEA). Le iscrizioni, aperte dal 25 febbraio, chiuderanno il 26 aprile.

Una storia senza uguali. Parli di Coppa Liburna e parli di vera storia sportiva, quella degli anni ruggenti: era il 17 aprile 1966 quando prendeva il via, per la prima volta la gara livornese per eccellenza, la Coppa Liburna, valida per il campionato di regolarità nazionale. La vinse lo spagnolo Alvare Gomez y Paloma su una Lancia Fulvia 2C. Il rally rimase come gara di regolarità fino al 1973 e campioni del calibro di Marzatico, Pregliasco, Biasuzzi scesero a sfidarsi sulle strade della provincia livornese. Nel 1974 la svolta che portò alla gara di Dado Andreini la validità internazionale: la Fiat non si fece sfuggire l’occasione, iscrivendo tre vetture ufficiali, le due nuove X1/9 Prototipo per Verini (che vinse) e Barbasio, ed una 124 Abarth per Bisulli. Da allora i più grandi campioni italiani, e tanti anche internazionali, hanno partecipato a questa gara firmando il proprio nome nell’albo d’oro di questa gara indiscutibilmente fra le più avvincenti del Campionato Italiano (valida anche per quello svizzero). Ancora oggi personaggi del calibro di Pinto, Vudafieri, Tony, Tabaton, Cerrato, Cunico, Grossi, Aghini, che hanno onorato il nome “Coppa Liburna” sono nel cuore degli appassionati.

L’organizzazione di Scuderia Falesia e ACI Livorno. L’iniziativa della Scuderia Falesia, presieduta da Mauro Parra con la collaborazione dell’ACI Livorno, proprietaria del “marchio” Coppa Liburna, punta a offrire agli appassionati di auto storiche un evento del tutto nuovo e unicamente dedicato alla Regolarità a Media, specialità piuttosto “fresca” in Italia, ma che conta un grande numero (in crescita) di appassionati, sia all’estero che tra gli sportivi italiani.

Si punta in alto, per entrare nel “Gotha”. Si punta in alto, per garantire il meglio possibile agli appassionati sia esperti che alle prime armi, sia italiani che stranieri: un bel ritmo di gara “serrato” e con oltre un terzo del percorso complessivo in prova speciale a media (PM) su strada chiusa al traffico, un elevato numero di punti cronometrati per assicurare classifiche che premino equamente i concorrenti, utilizzo dei cambi media in prova per adeguare ritmo di guida al tracciato, prove speciali sfidanti ed estremamente varie, abbracciati dall’affascinante paesaggio della costa Toscana. Tutto questo perché si punta ad entrare, per l’anno prossimo in un ambito di campionato.

Il percorso. Il percorso complessivo di gara conta circa 491,280 km in due tappe con 14 prove speciali a media (PM) su strade chiuse al traffico; inoltre, per quasi il 40% dei km totali i concorrenti saranno “in prova cronometrata”.
La prima tappa, di 142,400 km, prenderà il via dal suggestivo borgo di Bolgheri alle ore 18,00 di venerdì 13 maggio, andando interamente nell’Alta Maremma, da metà pomeriggio del venerdì alla sera, quindi con una parte di tappa in notturna. Per questa prima tappa sono in programma circa 60 km di prove speciali a media e con un unico (breve) tratto di “sterrato soft”, come sterrate erano due prove della Coppa Liburna originale, giusto per avere un pizzico di varietà e di “pepe”, anche come fondo stradale. A circa metà tappa è previsto un riordino fronte mare a San Vincenzo. Tra esse spicca la celebre “Sassetta”, definita “l’Università della curva”.
Al termine di tappa, a Donoratico, vi sarà il riordinamento notturno, le auto di gara potranno essere lasciate facoltativamente nell’area che sarà sorvegliata, per poi riprendere il via al mattino del sabato.
La seconda tappa, sabato 14 maggio, sarà di 348,880 km e scatterà dalle ore 08,30, portando invece i concorrenti a nord, in zona Livorno-Pisa per disputare le numerose e più lunghe prove della giornata, (fino a 25 chilometri). Riaffioreranno nomi come “Vaiolo Traversa”, “Valle Benedetta”, “Castellaccio”, “Montevaso”. Nomi che evocano davvero le gesta dei più celebrati campioni di rally.
La carovana della competizione farà rientro a Bolgheri a fine pomeriggio, alle 18,00 per l’arrivo e la premiazione nello splendido borgo medievale. Per la seconda tappa si prevedono circa 120 km di prove speciali a media. Due riordinamenti, ai Tre Ponti, a poche decine di metri dalla Rotonda di Ardenza, coinvolgeranno la città di Livorno per uno stop “revival”, sul lungomare, appunto città patria della Coppa Liburna, dove un ricordo del passato attenderà i concorrenti e gli appassionati.

La “combinata con la “Coppa Attilio Bettega”. Coppa Liburna, così come la “Coppa Attilio Bettega”, è una gara pensata, organizzata e gestita, solo per la regolarità a media. È stato quindi naturale per due organizzatori, in questo 2022 in cui rinasce Coppa Liburna, creare un “gemellaggio” tra le due gare: l’Historic Slam premierà infatti i migliori 10 classificati come “combinata” tra le due gare: una sulle Alpi venete in invernale, l’altra sulla costa Toscana a maggio. 

Fonte: ufficio stampa Alessandro Bugelli
Nella foto (ufficio stampa): Tabaton-Tedeschini in una edizione della Coppa Liburna anni ’80

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