Avviati i progetti benefici dell’Island X Prix, doppia gara della serie co-organizzata dall’Aci. Sensori antincendio per il bosco di Santu Lussurgiu, nuove piante a Sennariolo.
Il doppio appuntamento con l’Island X Prix di Extreme E è ormai alle porte. Il 6-7 e il 9-10 di luglio, nell’Area Addestrativa dell’Esercito di Capo Teulada si correranno il secondo e il terzo round della seconda stagione della serie internazionale riservata ai Suv elettrici, che si era aperta a febbraio in Arabia Saudita. In attesa di vedere i dieci team darsi battaglia nella gara co-organizzata dall’Automobile Club d’Italia con la partnership della Regione Sardegna, sono entrate nel vivo le operazioni legate al progetto benefico che Extreme E realizza in occasione di ogni tappa del campionato.
Nella giornata di oggi (ieri, ndr), una delegazione dell’organizzazione, tra cui il pilota di riserva Fraser McConnell, giamaicano già protagonista nelle competizioni internazionali di rally cross, il professore di Cambridge Peter Wadhams, membro del comitato scientifico di Extreme E e lo staff di MedSea Foundation, hanno fatto tappa a Santu Lussurgiu e Sennariolo.
La scorsa estate il bosco di San Leonardo di Siete Fuentes (Santu Lussurgiu) è miracolosamente scampato a tutti i roghi che hanno colpito gravemente i territori dell’Oristanese. Essendo uno dei sette giardini storici della Sardegna è stato identificato da MedSea ed Extreme per sviluppare un progetto sperimentale promosso da Vodafone, partner del Legacy Programme. Il pilota McConnell ha installato su un antico leccio il primo di una serie di modernissimi sensori, alimentati a energia solare, che andranno a formare una rete protettiva in grado di segnalare precocemente, via satellite, eventuali rischi.
A seguire si è fatto tappa a Sennariolo, paese di appena 156 abitanti tra i più colpiti dai roghi del 2021. È proprio qui, in collaborazione con MedSea, si è scelto di continuare le operazioni di riforestazione avviate nello scorso anno programmando per l’autunno, periodo ottimale, la piantumazione di nuove piante d’ulivo nella collina di Santa Vittoria, dove oggi la delegazione ha piantato simbolicamente dieci ulivi.
I commenti. “La gara si avvicina e, in attesa di vedere alcuni tra i piloti più importanti e competitivi del panorama mondiale, tra cui Sainz e Loeb, siamo lieti che questa manifestazione sportiva promuova temi rilevanti e più che mai attuali, come gli effetti dei cambiamenti climatici, coinvolga il territorio regionale attuando progetti rilevanti, come la riforestazione della posidonia oceanica nel Sulcis e gli interventi per la prevenzione degli incendi e la piantumazione di nuovi alberi nell’Oristanese”, ha commentato Giulio Pes di San Vittorio, presidente dell’Aci Sassari, Automobile Club al quale l’ACI si è affidato per realizzare l’evento nell’Area Addestrativa teuladina.
“Dopo un iter impegnativo per ottenere tutte le autorizzazioni, in autunno inizieremo a lavorare per realizzare il ripristino ambientale dell’area di Santa Vittoria a Sennariolo. Per quanto riguarda il “Blue Carbon”, MedSea da due anni porta avanti il progetto di riforestazione della posidonia in zone della a Sud-Ovest della Sardegna in cui è particolarmente degradata”, ha commentato il numero uno di MedSea, Alessio Satta.
“Quando succedono le catastrofi, tutti vanno a vedere ma subito dopo spariscono. Extreme E è di nuovo qui e per questo ha la nostra gratitudine è un posto nel nostro cuore”, ha commentato Gianbattista Ledda, sindaco di Sennariolo.
“Santu Lussurgiu è stato circondato dai fuochi ma si è salvato il cuore forestale di un’area molto amata e importante, sia per il patrimonio arboreo sia per quello architettonico, visto che vi sorge la Chiesa di San Leonardo. Duemila ettari di territorio comunale sono stati bruciati nel 2021, e questo ha dimostrato quanto siamo fragili ed esposti ai rischi. La presenza di soluzioni che aiutano il territorio, come questa proposta oggi, e gli interventi a tutti i livelli per far fronte ai rischi sono sempre apprezzati”, ha aggiunto il sindaco di Santu Lussurgiu, Diego Loi.
“Un onore aver installato il primo sensore del progetto promosso da Extreme E e Vodafone a San Leonardo. Gli incendi sono un problema serio qui in Sardegna e siamo lieti di poter contribuire a fermarli”, ha spiegato il pilota Extreme E, Fraser McConnell.
“San Leonardo è la zona fresca per eccellenza dell’Oristanese, un polmone verde di particolare pregio e bellezza, e la sperimentazione di questi sensori permette di monitorare le condizioni di umidità a livello del suolo, dell’albero e della chioma per captare il rischio di eventuali incendi”, ha concluso Carlo Poddi, dottore forestale che collabora con MedSea.
Fonte e foto: Ufficio Stampa Aci/Ac Sassari