Mercoledì 10 agosto. In mattinata (ore 11) la contrabbassista Federica Michisanti in quartetto a Cheremule; pomeriggio (ore 18) a Luogosanto con il duo OoopopoiooO di Valeria Sturba e Vincenzo Vasi; in serata (ore 21.30) ad Arzachena i Sudoku Killer capitanati dalla contrabbassista Caterina Palazzi. E a Berchidda prende il via Time to Children, il progetto di educazione musicale per bambini: protagonisti domani Gegè Telesforo e Reno Brandoni. In serata The Di Maggio Connection al “Festivalbar”.
Quarta giornata densa di appuntamenti, domani (mercoledì 10) al Time in Jazz, il festival diretto da Paolo Fresu, in pieno svolgimento (da domenica scorsa a lunedì prossimo, 16 agosto) tra Berchidda (SS) e gli altri quindici centri del nord Sardegna che partecipano a questa edizione numero trentacinque. Un’edizione sotto il titolo “Rainbow”, con un riferimento alla pace e alla drammatica attualità, ma anche e soprattutto ai temi della diversità e dei diritti.
Tante presenze femminili nel cast sotto l’arcobaleno del festival: significativa, da questo punto di vista, la giornata di domani (mercoledì 10), che si apre in mattinata a Cheremule, con il quartetto guidato da Federica Michisanti, in concerto a partire dalle 11 al Parco della Scienza. Vincitrice del Top Jazz della rivista Musica Jazz nel 2018 (nella categoria nuovi talenti italiani) e nel 2020 (con il suo Horn trio, considerato il miglior gruppo italiano dell’anno), e premio SIAE 2019 (per l’originalità della ricerca compositiva), la contrabbassista e compositrice romana proporrà un programma di suoi brani originali, connotati da un carattere “cameristico” e intervallati da improvvisazioni estemporanee. Insieme a lei, a Cheremule, il sassofonista Nicolas Masson, figura di spicco della scena jazzistica svizzera, Salvatore Maiore al violoncello, contrabbassista, violoncellista e compositore tra i più attivi in Italia, ed Emanuele Maniscalco alla batteria, polistrumentista e compositore che da quasi un ventennio gravita intorno al jazz e al pop in formazioni creative e sperimentali.
Nel pomeriggio, alle 18, il festival si sposta in territorio di Luogosanto, al Castello di Baldu, per accendersi sulle note estrose del duo OoopopoiooO: una formazione trasversale, non inquadrabile in alcun genere, nata nel 2012 dall’incontro tra Valeria Sturba e Vincenzo Vasi. Oltre al theremin, strumento di cui sono considerati entrambi virtuosi e massimi esponenti, nel parco giochi sonoro dei due si trova di tutto: violino, basso elettrico, tastierine, minisynth, giocattoli, pezzi di cartone, maiali di gomma, percussioni, rullanti, voci suggestive, suadenti, terrificanti. Ogni concerto degli OoopopoiooO è così un’esperienza di suoni e visioni, in cui è facile perdersi in atmosfere oniriche e lasciarsi cullare da suoni impalpabili, ma anche farsi trasportare dal ritmo e dalla leggerezza delle canzoni. “Elettromagnetismo e Libertà” è il significativo titolo del loro secondo album, ancora una volta una sfida a superare le forme musicali consuete, creando una miscela pop in cui convivono in armonia combinazioni stilistiche distanti tra loro: musica contemporanea, minimalismo, tarantelle techno, rap, musica popolare e filastrocche da cantare con l’amico immaginario.
Dopo Federica Michisanti, un’altra contrabbassista tiene banco domani (mercoledì 10) ma in serata: Caterina Palazzi (migliore compositrice italiana ai Jazzit Award del 2010) di scena alle 21.30 ad Arzachena, nella cornice granitica di Li Conchi, alla testa della sua band Sudoku Killer. Nata a Roma nel 2007 intorno a un gruppo di musicisti provenienti da esperienze artistiche affini, che spaziano dal jazz al rock alla musica sperimentale, la formazione attinge a piene mani anche dalla psichedelia, dal noise e dal post-rock, come testimoniano i tre album all’attivo, realizzati tra il 2010 e il 2018.
A seguire l’estro di Caterina Palazzi, Sergio Pomante al sax tenore, Giacomo Ancillotto alla chitarra e Maurizio Chiavaro alla batteria. Forte della sua estrema versatilità, Sudoku Killer ha suonato o condiviso il palco con Uzeda, ZU, Zeni Geva, Gianluca Petrella, Roberto Gatto e Greg Burk, tra gli altri.
Time to children al via
In giornata, a Berchidda, prende nel frattempo il via Time to Children, il progetto dedicato all’educazione musicale dei bambini ideato da Sonia Peana (la direttrice artistica) con la collaborazione di Catia Gori. Un progetto patrocinato dall’associazione Il Jazz va a Scuola e sviluppato da Time in Jazz con il sostegno del Banco di Sardegna.
Da domani (mercoledì 10) e fino al 15 agosto, negli spazi di “Sa colte ‘e s’ Oltijiu” e Sa Casara (l’ex caseificio oggi sede dell’associazione Time in Jazz), bambini, ragazzi e adulti saranno accompagnati, attraverso performance, laboratori di improvvisazione e sensibilizzazione, percorsi sensoriali, proiezioni con accompagnamento musicale, laboratori, spettacoli, alla scoperta della musica jazz e popolare, degli strumenti musicali, della multisensorialità, della musica come condivisione, insieme a insegnanti, formatori e formatrici, artisti e artiste, compresi alcuni dei protagonisti del festival.
Spetta a Gegè Telesforo – reduce dal concerto di due sere prima a Puntaldìa – il compito di inaugurare, domattina alle 10.30, la serie di appuntamenti con le sue “Riflessioni disordinate di un malato di musica”. Nel pomeriggio, alle 18, sarà poi il turno di Reno Brandoni con il suo “Paolino in musica e parole”, una lettura musicale tratta da “Paolino” il suo libro pubblicato lo scorso maggio(Edizioni Curci), ispirato alla vita di Paolo Fresu.
Come già lo scorso anno, gli eventi di Time to Children saranno trasmessi in radio attraverso il canale della parrocchia, nel progetto “S’aradio de minores e mannos”, che crea un ponte ideale tra generazioni, dando l’opportunità a sos mannos (gli anziani) di Berchidda di partecipare a distanza a ciò che sos minores (i ragazzi) vivranno durante le giornate di Time to Children.
Altri appuntamenti
Sempre a Berchidda, in serata, quarto appuntamento con il FestivalBar, la vetrina di formazioni e solisti di scena ogni sera in un diverso bar del paese: domani (mercoledì 10) è il turno del Jolly Cafè che alle 22 ospita The Di Maggio Connection, un power trio che mixa con energia e tecnica strumentale R’n’R, rockabilly, surf, rock, country e swing. Alla testa della formazione, Marco Di Maggio alla voce e alla chitarra, Matteo Giannetti al contrabbasso e Marco Barsanti alla batteria.
Intanto a La Casara, sede dell’Associazione Time in Jazz, si può visitare (fino al 14, dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 21.30) lo spazio dedicato alle arti visive, con la Collezione di Arte contemporanea CasArt e le mostre temporanee: “Time to Time 2021”, racconto per immagini della passata edizione di Time in Jazz, con i suoi volti, le sue emozioni e le sue suggestioni immortalate dagli obiettivi di Gianfranco Mura e Roberto Sanna; Sara Deidda firma invece “Time to future”, una mostra delle foto scattate durante l’edizione 2021 di Time to Campus e Time to Children; in esposizione anche le tavole originali di Alessandro Sanna per i libri (entrambi editi da Gallucci) “Nidi di note”, con testi di Bruno Tognolini e musiche di Sonia Peana e Paolo Fresu, e “Crescendo”, un viaggio per immagini dei nove mesi di gravidanza attraverso tutti i gradi di crescita della pancia della mamma.
Biglietti e info
Tutti gli appuntamenti, come di consueto, saranno a ingresso gratuito, ad eccezione dei concerti in programma sul palco di Piazza del Popolo a Berchidda. Biglietti in vendita su Vivaticket: l’intero per ciascuna serata costa 25 euro, ridotto a 22 per gli spettatori sopra i 65 anni, per i bambini sotto i 12 e per gli studenti universitari. Sempre su Vivaticket si possono acquistare gli abbonamenti per l’ingresso a tutt’e cinque le serate: 100 euro il prezzo intero, ridotto a 90.
Per informazioni, la segreteria organizzativa risponde al numero 320 38 74 963 e all’indirizzo di posta elettronica info@timeinjazz.it. Aggiornamenti e altre notizie sono disponibili sul sito www.timeinjazz.it e alla pagina facebook.com/timeinjazz.
La trentacinquesima edizione del festival Time in Jazz è organizzata dall’omonima associazione culturale con il sostegno dell’Assessorato della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport, e dell’Assessorato del Turismo, Artigianato e Commercio della Regione Autonoma della Sardegna, del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo, della Comunità Montana Monte Acuto e delle Amministrazioni Comunali di Berchidda e degli altri centri che aderiscono al festival, con il contributo di Fondazione di Sardegna, Gruppo Unipol, Banco di Sardegna, Corsica Ferries–Sardinia Ferries, Fondazione Raul Gardini e Novamont, e con la collaborazione di Rau Arte Dolciaria, distilleria Lucrezio R., Consorzio Porto Rotondo, Scuola Holden e Qobuz. Media partner Radio Monte Carlo, radio ufficiale del festival, Spotify e Spreaker. Time in Jazz fa parte dell’Associazione I-Jazz, del Sardinia Jazz Network, del progetto GreenFEST e di Jazz Takes The Green, la rete dei festival jazz ecosostenibili.
Fonte: ufficio stampa Riccardo Sgualdini, Francesca Balia, Giampietro Giachery